La Casa Bianca - secondo quanto riporta la CNN con un articolo dii Hadas Gold ha annunciato una significativa modifica nella gestione del pool stampa presidenziale, revocando alla White House Correspondents’ Association (WHCA) la responsabilità di determinare quali giornalisti e fotografi avranno accesso ravvicinato al presidente. La decisione è stata resa pubblica dalla portavoce Karoline Leavitt durante una conferenza stampa, dove ha dichiarato che il pool sarà d’ora in poi determinato direttamente dall’ufficio stampa della Casa Bianca.
Questa scelta segna una rottura con una prassi consolidata sin dagli anni '50, secondo la quale la WHCA, un’associazione indipendente composta da centinaia di giornalisti di diverse testate, gestiva la rotazione dei media nel pool stampa, in coordinamento con la Casa Bianca. La WHCA ha sempre operato con l’obiettivo di garantire un accesso equo e rappresentativo ai giornalisti, indipendentemente dall’orientamento politico o dalle dimensioni della testata.
Leavitt ha giustificato il cambiamento affermando che, per troppo tempo, un ristretto gruppo di giornalisti basati a Washington ha deciso chi potesse porre domande al presidente. Ha aggiunto che, con il nuovo sistema, verranno incluse "nuove voci", tra cui piattaforme di streaming, conduttori radiofonici di tutto il Paese e nuovi media emergenti. Tuttavia, non ha fornito dettagli precisi su come avverrà la selezione né se i membri attuali saranno sostituiti.
Il ruolo del pool stampa presidenziale
Il pool stampa è un gruppo ristretto di giornalisti che accompagna il presidente in spostamenti ufficiali, sia a bordo dell’Air Force One che in ambienti più intimi come lo Studio Ovale o la Roosevelt Room. Il loro compito principale è raccogliere informazioni e distribuirle agli altri media attraverso i cosiddetti "pool reports", resoconti inviati via email che assicurano una copertura ampia e tempestiva degli eventi presidenziali.
Tradizionalmente, il pool è composto da rappresentanti di diversi settori dei media: televisione, stampa scritta, radio, agenzie di stampa e fotografia. La WHCA ha gestito per decenni la rotazione dei membri, garantendo che nessuna singola testata avesse un accesso privilegiato e mantenendo standard professionali condivisi.
La decisione della Casa Bianca di assumere il controllo diretto della selezione solleva interrogativi sulla trasparenza e sull’imparzialità della copertura presidenziale. Il timore di molti è che l’amministrazione possa scegliere giornalisti più favorevoli, limitando il ruolo della stampa indipendente.
Reazioni della comunità giornalistica
La decisione ha suscitato reazioni forti tra i giornalisti della Casa Bianca e gli esperti di libertà di stampa. Steven Portnoy, presidente della WHCA, ha espresso preoccupazione per il fatto che il cambiamento possa compromettere l’indipendenza della copertura presidenziale. Ha sottolineato che, per oltre un secolo, la WHCA ha garantito un processo equo e inclusivo nella gestione del pool stampa.
Anche Peter Baker, capo corrispondente della Casa Bianca per il New York Times, ha paragonato la decisione alle pratiche autoritarie adottate dal Cremlino durante i primi anni della presidenza di Vladimir Putin. Secondo Baker, la Casa Bianca non dovrebbe avere il potere di scegliere quali giornalisti possano porre domande al presidente, poiché ciò minerebbe il principio fondamentale di una stampa libera e indipendente.
Jacqui Heinrich, corrispondente senior della Casa Bianca per Fox News, ha ribadito che la WHCA è un organismo democraticamente eletto dai giornalisti che coprono la presidenza a tempo pieno. Ha evidenziato che la gestione indipendente del pool assicura che le risorse dei vari media vengano utilizzate in modo equo per garantire la massima diffusione possibile delle informazioni presidenziali.
Il caso dell’Associated Press e il contesto politico
L’annuncio della Casa Bianca è arrivato il giorno dopo che un giudice federale ha respinto la richiesta di sospendere immediatamente il divieto imposto all’Associated Press (AP) di accedere a determinati eventi presidenziali. L’amministrazione ha bandito l’AP dopo che l’agenzia ha rifiutato di adottare la denominazione “Gulf of America” per il Golfo del Messico, come richiesto dal presidente Donald Trump.
Il giudice, un nominato da Trump, ha definito la decisione della Casa Bianca “problematic” e “discriminatoria”, pur non annullandola immediatamente. Ha anche osservato che, fino a quel momento, l’amministrazione aveva accettato il ruolo della WHCA come arbitro nella gestione dell’accesso stampa. Tuttavia, con l’annuncio di Leavitt, sembra che questa dinamica stia cambiando.
L’esclusione dell’AP è vista da molti come un segnale preoccupante per il futuro della libertà di stampa sotto l’attuale amministrazione. Se la Casa Bianca avrà il potere di determinare chi può accedere al presidente, potrebbe decidere di escludere testate critiche o giornalisti scomodi, limitando la capacità della stampa di svolgere il proprio ruolo di watchdog del potere.
Implicazioni per il futuro della copertura presidenziale
Il cambiamento nella gestione del pool stampa solleva questioni più ampie sulla trasparenza e sulla libertà di stampa negli Stati Uniti. Se l’amministrazione avrà il potere di selezionare direttamente i giornalisti che coprono il presidente, potrebbe influenzare la natura delle domande poste e il tono della copertura mediatica.
Alcuni analisti temono che questo sia un primo passo verso un sistema in cui l’accesso al presidente sia concesso solo ai giornalisti considerati favorevoli. Questo potrebbe alterare significativamente il rapporto tra la Casa Bianca e la stampa, riducendo lo spazio per il giornalismo investigativo e critico.
D’altra parte, i sostenitori della decisione della Casa Bianca sostengono che la WHCA ha per troppo tempo favorito le grandi testate tradizionali, escludendo le nuove piattaforme digitali e indipendenti.
FOTO: Immagine di repertorio di Palazzo Chigi. Conferenza stampa del 2017 con Gentiloni e Trump alla Casa Bianca