Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

Le quattro ragioni per cui un esercito comune dell’UE non funzionerebbe

L’idea di un esercito comune dell’Unione Europea - scrive Alessandro Orsini sul Fatto Quotidiano - presenta ostacoli insormontabili. Il primo è militare: la disunione tra gli Stati membri renderebbe impossibile una strategia condivisa in battaglia. Il secondo è elettorale: ogni guerra influenzerebbe le politiche interne, mettendo a rischio i governi. Il terzo è economico: senza risorse energetiche e nucleari, l’UE non potrebbe sostenere un conflitto prolungato. Infine, il quarto è culturale: la società post-moderna europea è edonista e individualista, quindi inadatta alla guerra.

Secondo Alessandro Orsini sul Fatto Quotdiano un esercito comune europeo è un’idea destinata al fallimento per quattro motivi principali. 

 1. Divisioni militari: L’Unione Europea è profondamente disunita, e questa frammentazione si riflette nel settore militare. Gli Stati membri litigano per questioni come la gestione dei migranti, quindi è impensabile che possano gestire congiuntamente il sacrificio di vite umane in battaglia. La guerra in Ucraina ha dimostrato quanto sia difficile prendere decisioni rapide e univoche: mentre la Russia ha una catena di comando centralizzata, un esercito UE sarebbe paralizzato dai dissensi interni.  

2. Instabilità politica: Le guerre hanno conseguenze politiche dirette nei Paesi democratici. Se un esercito comune UE subisse pesanti perdite, i governi nazionali ne pagherebbero le conseguenze elettorali. Gli stessi partiti che oggi sostengono un intervento potrebbero essere spazzati via da forze populiste contrarie al coinvolgimento bellico. Senza un forte potere centralizzato, l’UE non potrebbe evitare il rischio di instabilità politica causato dalle guerre.  

3. Limiti economici e strategici: L’UE non possiede una deterrenza nucleare propria e, per vincere un conflitto con la Russia, dovrebbe impegnarsi in una guerra d’attrito economicamente insostenibile. Inoltre, la dipendenza energetica dell’Europa renderebbe quasi impossibile sostenere uno sforzo bellico prolungato. La Germania è già entrata in recessione a causa della guerra in Ucraina; un coinvolgimento diretto sarebbe devastante per tutta l’Unione.  

4. Ostacoli culturali e sociali: La società post-moderna europea è fondata su valori edonistici e individualisti, poco compatibili con l’ideologia necessaria per sostenere una guerra di massa. I giovani europei, più inclini alla spensieratezza che al sacrificio patriottico, difficilmente accetterebbero di combattere in un conflitto su larga scala. Inoltre, le infrastrutture di difesa europee, come i sistemi anti-missilistici, sono insufficienti per proteggere tutte le città strategiche.  

In definitiva, un esercito comune UE non è solo difficile da realizzare, ma rischia di essere un pericolo per la stessa stabilità dell’Unione.