Antimaka s.f.: nome immaginario composto da anti (contro) e mache (battaglia). Evoca una figura mitologica che ripudia la guerra, lottando per la pace e la giustizia.

“No Other Land”, contro la pulizia etnica a Gaza, vince l’Oscar 2025 per il Miglior Documentario

No Other Land - girato da due registi, Basel Adra e Yuval Abraham, uno palestinese e l'altro israeliano - vince l'Oscar 2025 per il Miglior documentario “Chiediamo al mondo di intraprendere azioni serie per fermare l’ingiustizia e porre fine alla pulizia etnica del popolo palestinese”, ha dichiarato Adra, giornalista e attivista palestinese. “Circa due mesi fa sono diventato padre, e il mio desiderio per mia figlia è che non debba vivere la stessa vita che sto vivendo io adesso. … ‘No Other Land’ riflette la dura realtà che sopportiamo da decenni e a cui continuiamo a resistere.”

"No Other Land" è un documentario diretto da Basel Adra e Yuval Abraham che racconta la lotta dei palestinesi contro lo sfollamento forzato nella Cisgiordania occupata. Il film mostra la demolizione di case e l'espulsione dei residenti da parte delle forze israeliane. 

"No Other Land" - scrive Matt Minton su Variety - è un documentario del 2024 diretto da Basel Adra, attivista palestinese, e Yuval Abraham, giornalista israeliano, che insieme hanno documentato la resistenza delle comunità palestinesi contro la demolizione delle loro case e l'espulsione forzata nella regione di Masafer Yatta, nella Cisgiordania occupata. Il film, frutto di una collaborazione israelo-palestinese, offre una testimonianza diretta delle difficoltà affrontate dai palestinesi sotto l'occupazione israeliana.

Il documentario è stato girato nell'arco di cinque anni, durante i quali Adra e Abraham hanno raccolto immagini e testimonianze delle operazioni militari israeliane che hanno portato alla demolizione di abitazioni palestinesi e all'espulsione dei loro abitanti per creare una zona di addestramento militare. Il film mette in luce anche l'espansione degli insediamenti israeliani nella zona e le tensioni quotidiane vissute dalle comunità locali.

La narrazione si concentra sulla relazione tra Adra e Abraham, evidenziando le disparità tra le loro vite: mentre Adra affronta quotidianamente l'oppressione e il rischio di arresto, Abraham, in quanto cittadino israeliano, gode di maggiori libertà e sicurezza. Questa dinamica sottolinea le profonde disuguaglianze esistenti nella regione e la complessità delle relazioni israelo-palestinesi.

Il film ha ricevuto ampi consensi dalla critica internazionale. Al suo debutto al 74º Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel febbraio 2024, ha vinto il Premio del Pubblico Panorama per il Miglior Documentario e il Premio Documentario della Berlinale. La critica ha elogiato la capacità del film di offrire una visione intima e potente della realtà palestinese, descrivendolo come un "documento angosciante che lascia tracce di speranza per un futuro migliore".

Nonostante il successo internazionale, "No Other Land" ha incontrato difficoltà nella distribuzione negli Stati Uniti, attribuite dai registi a motivazioni politiche. Tuttavia, il film è stato proiettato indipendentemente in quasi 100 sale, riscuotendo un notevole interesse da parte del pubblico.

Il culmine del riconoscimento è arrivato durante la cerimonia degli Oscar 2025, dove "No Other Land" ha vinto il premio per il Miglior Documentario. Durante il discorso di accettazione, i registi hanno colto l'occasione per criticare le politiche internazionali, in particolare quelle degli Stati Uniti, accusandole di bloccare il percorso verso la pace nella regione. Adra ha sottolineato la necessità di porre fine alla pulizia etnica dei palestinesi, mentre Abraham ha evidenziato le disparità nelle libertà tra palestinesi e israeliani, auspicando una soluzione politica che garantisca i diritti nazionali di entrambe le comunità.

La produzione del film è stata una sfida significativa. Le forze militari israeliane hanno perquisito la casa di Adra due volte, confiscando computer e telecamere, rendendo il processo di documentazione pericoloso e stressante. Nonostante queste difficoltà, il team è riuscito a completare il progetto, offrendo al mondo una testimonianza cruciale sulla situazione in Cisgiordania.

Il documentario rappresenta un esempio potente di come il cinema possa fungere da strumento di resistenza e sensibilizzazione. Attraverso le esperienze personali dei registi e delle comunità rappresentate, il documentario invita il pubblico a riflettere sulle ingiustizie e sulle complessità del conflitto israelo-palestinese, sottolineando l'urgenza di una soluzione equa e duratura.

 "No Other Land" non è solo un documentario sulla resistenza palestinese, ma anche una chiamata all'azione per la comunità internazionale. Attraverso una narrazione coinvolgente e immagini potenti, il film mette in luce le realtà quotidiane delle comunità palestinesi sotto occupazione, sfidando il pubblico a confrontarsi con le questioni di giustizia, uguaglianza e diritti umani.

 

Foto: una scena dal documentario