Maria Novella De Luca su La Repubblica descrive il forte legame emotivo delle persone di fede e non con Papa Francesco, in un momento di grande preoccupazione per la sua salute.
Momenti di preghiera, speranza e solidarietà si sono ripetuti e continuano in diversi luoghi a Roma, mentre il Papa si trova ricoverato all'ospedale Gemelli. La piazza di San Pietro, il cortile dell’ospedale e altre chiese di Roma si sono trasformati in luoghi di preghiera collettiva, con messaggi di incoraggiamento e sostegno per il Pontefice, invocando la sua guarigione e chiedendo che continui a guidare il mondo verso la pace e la giustizia.
DIverse le voci raccolte. Mario, un diacono della diocesi di Bologna, esprime l'idea che il Papa non possa lasciare il mondo in questo momento difficile, sottolineando come la sua voce sia fondamentale per difendere i diritti dei più deboli: bambini, malati, disabili, poveri e senza tetto. La folla presente a piazza San Pietro, seppur preoccupata, non mostra rassegnazione, ma piuttosto speranza e serenità. Anche se Papa Francesco non è presente, la sua assenza non impedisce al messaggio di amore e speranza di continuare a giungere forte, come sottolineato dal messaggio di Monsignor Fisichella, che invita a portare amore in ogni angolo del mondo.
In giro per la città, le preghiere si sono estese anche al cortile dell’ospedale Gemelli, dove i fedeli si sono riuniti con palloncini, fiori e disegni, tra canti e preghiere. I bambini, in particolare, esprimono il loro affetto con messaggi scritti sotto disegni di arcobaleni, chiedendo al Papa di non lasciarli. Altri luoghi simbolici, come la basilica di San Giovanni in Laterano, sono diventati centri di preghiera e speranza, con il cardinale vicario Baldassarre Reina che celebra una messa per il Papa.
La preoccupazione per le condizioni di salute di Papa Francesco è condivisa anche da tanti giovani, come Marta, Aurora e Alessia, che, pur essendo preoccupate, si mostrano speranzose per la sua guarigione. Queste giovani cattoliche, provenienti da Como, esprimono l’importanza del messaggio del Papa per le nuove generazioni, evidenziando come il suo pontificato abbia avuto un impatto positivo su di loro. Un gruppo di adulti Scout, presente anche loro a Roma, ribadisce l’importanza del Papa, soprattutto per le sue posizioni in difesa dei migranti, della pace e contro l'inquinamento e lo sfruttamento delle risorse dei paesi poveri.
L’idea che il pontificato di Francesco possa segnare un cambiamento epocale nella Chiesa è centrale anche nelle riflessioni di Carmela Albonetti, medico che lavora in Africa, la quale sottolinea come Papa Francesco abbia portato una vera e propria "rivoluzione" nella Chiesa, spingendo l'attenzione sui più poveri e sulle periferie del mondo. Albonetti esprime timori per il futuro, temendo che la figura di Francesco venga sostituita da un pontefice più vicino e incline alle tradizioni curiali, un rischio che viene sollevato da diverse voci tra i pellegrini.
Massimo D'Alema, ex presidente del Consiglio, si unisce alla folla a San Pietro, dichiarando di essere lì per mostrare la sua vicinanza al Papa, che considera una figura fondamentale per la pace in un mondo segnato da conflitti e difficoltà. D'Alema esprime rispetto per le azioni concrete di Francesco, che ha sempre parlato e agito in favore della giustizia, della pace e dei diritti umani, rimanendo una figura di grande importanza non solo per i cattolici, ma per tutti coloro che credono nei valori universali della dignità umana.
Ne risulta un quadro di forte emotività e speranza che caratterizza la reazione della comunità cattolica e di molti altri fedeli di altre religioni di fronte alla malattia di Papa Francesco. La preoccupazione è grande, ma la fiducia in un rapido ritorno del Papa per continuare a guidare il mondo verso un futuro migliore è altrettanto forte. La figura di Francesco è vista come un faro di speranza in un mondo incerto e tormentato, e la sua influenza continua a farsi sentire in ogni angolo del mondo.
Foto di Vatican News. I fedeli pregano davanti al Policlinico Gemelli dove è ricoverato Papa Francesco